i KYRIE sono:
Piero Sciortino: voce, chitarra
Marco Interdonato: chitarra,
tastiere
Federico Festino: Basso
Renato Martinelli: batteria
Testi e musica: Piero Sciortino
tranne “Tutto è come” testo di Federico Festino e musica Kyrie.
“Tutto è come” è cantata da
Sabrina Bruno.
Demo registrato nel 1995 nella
piccola cantina 42D con attrezzature semiprofessionali
1. Da lontano
2. La colpa
3. Proiezioni del centro
4. La comparsa
5. Nessun campanile
6. Vivono di niente
7. La confraternita bianca
8. I quadri di Goya
9. 9 padri
10. Resurrezione
11. Nel tuo sonno
12. Non sei qui
13. L’eremita
14. Tutto è come
1. Da
lontano
Di fronte a mondi contrari,
rispondo ;
Davanti al tuo sguardo riflesso,
rispondo ;
Distante per sempre dal mondo,
rispondo
2. La colpa
Sto scontando la mia colpa.
Condannato a procedere
Bocche urlanti mi consumano.
Prendimi liberandomi,
Coprimi avvolgendomi,
Spiegami dove sono stato.
Stanze oblique mi rinchiudono
Nell’attesa di rinascere.
Prendimi liberandomi,
Coprimi avvolgendomi,
Spiegami dove sono stato,
Prendimi liberandomi.
3.
Proiezioni del centro
Eterni ritorni e scomparse :
Fulcanelli e i misteri delle
cattedrali,
La fisica dei Rosa-Croce
Realizzò la fissione del nucleo
prima di Fermi.
Le storie di fate e misteri
Che Arthur Machen scriveva
Pensando ai paesaggi del Galles.
La scuola di Gurdjieff e
Ouspensky
Col ricordo di sé per sconfiggere
lo stato di sonno.
E il cerchio si chiuderà,
proiezioni del centro.
Il cerchio si chiuderà,
Proiezione di tutto.
Sul cerchio ritroverò le cose del
mondo, le cose del cielo.
Il tempo e le tre dimensioni
Dilatati e annullati dai viaggi
aldifuori del corpo.
Le pratiche di Hoffmann e Leary(Huxley)
Che con l’acido aprivano le porte
alla percezione.
Il genio perverso di Crawley
Prese il posto di Mathers a capo dell’alba
Dorata.
E piogge di oggetti dal cielo
Forse semplici azioni celesti dei
nostri creatori.
E il cerchio si chiuderà,
proiezioni del centro.
Il cerchio si chiuderà,
proiezione di tutto.
Sul cerchio ritroverò, le cose
del mondo, le cose del cielo
4. La
comparsa
Immaginarie e tragiche
Le tue carezze mi scolpiscono.
Come due ruote tracciano
La stessa strada, stando ai
margini.
Come in un viaggio onirico
Il tuo profilo non distinguo più.
Sei trasparente e pallida
Un segno astratto
incomprensibile.
Un’entità impercettibile
Un bianco nulla invisibile.
E’ un lento immergersi in una
festa in maschera
Dove la scena cambia all’ultimo
E sullo sfondo tu mi
griderai :
“ La comparsa sei tu”.
Io ti guardavo correre
Come si guarda chi scomparirà
E come sembra strano averti
accanto
E non conoscerti.
Un’entità impercettibile
Un bianco nulla invisibile.
Un segno astratto il nulla, il
velo nero il nulla.
E’ un lento immergersi in una
festa in maschera
Dove la scena cambia all’ultimo
E sullo sfondo tu mi
griderai :
“ La comparsa sei tu”.
Il quadro astratto, il nulla
appeso su di me.
Il suono muto, il nulla.
5. Nessun
campanile
Nessun campanile
Apre il cielo più dei miei occhi.
Nessuna cattedrale
Riempie il vuoto più del mio
corpo.
Nessun campanile
Apre il cielo più dei tuoi occhi.
Nessuna cattedrale
Riempie il vuoto più del tuo
corpo.
Sono io e sei tu spirito e
sangue.
Sono io e sei tu questo carnevale.
Sono io e sei tu spirito e cielo.
Sono io e sei tu dietro queste
foglie.
6. Vivono di
niente
Vivono di niente, cadono.
Corrono nel niente, muoiono,
scompaiono.
Urlano al niente, gridano.
Restano nel niente, muoiono
scompaiono.
Dentro stanze di plastica
Seppelliti si muovono
Come ragni tra gli alberi
Che dal nulla ti guardano.
Solo restando dentro sé,
Solo chiamando dentro sé,
Solo guardando dentro sé,
Ci si congiunge all’opera.
7. La
confraternita bianca
Ordini di statue bianche
Seguono le nove croci
Maschere e canti sacri
Sfilano in processione.
Volti si coprono di veli
d’incenso
E invocano rituali alchemici.
Pregano.
Calici ornano gli altari del
tempio
Di monaci che ascendono lenti.
Ascendono lenti.
Pregano lenti.
Ibi est
Domine.
8. I quadri
di Goya
Regnano spente nel disordine le
tue immagini
Cadono sacre : annegandomi,
sotterrandomi.
Ritratti e maschere che mi
tormentano
Scenari funebri di solitudine che
mi parlano.
Figure morte mi processano
condannandomi
Colori acidi mescolandosi mi
distaccano.
Salgo al corpo che ho aldisopra
di me
Distanze e tempo si perdono.
Guardo dagl’alberi.
Ricerco il centro che ho
aldisotto di me, sotto me.
Contrasti ipnotici che mi
tormentano
Rimodellandomi nell’inquietudine
Silenzi gotici che mi deformano.
Salgo al corpo che ho aldisopra
di me
Distanze e tempo si perdono
guardo dagl’alberi.
Ricerco il centro che ho
all’interno di me
Richiami occulti mi sdoppiano
cercano l’anima che ho.
9. 9 Padri
9 padri vegliano sul tuo corpo
esile
Come fronde d’alberi oltre il
cielo brillano.
Fino a che di te qui si saprà.
9 chiavi celano sotto il mondo
codici
Fino a che di te qui si saprà.
Oltre a quello che di te vivrà e
resterà
Oltre a ciò che rimarrà di te e
oltre te.
10.
Resurrezione
Ecco discendo in me
I sonni avvelenano
Io non annegherò
nell’incoscienza.
Ecco ritorno a me
I sogni addormentano
Non risprofonderò
nell’incoscienza.
Presto abbandonerò le maschere
ipnotiche
Che mi rinchiudono
nell’apparenza.
E ricordandomi nell’unico scivolo
Piano scolorirò la sofferenza.
Tutto riapparirà nell’immutabile
E risvegliandomi io vedrò
Coi suoi occhi guarderò.
Dal silenzio guarderò
In silenzio guarderò.
11. Nel tuo
sonno
Leggiti piana e immobile
Leggiti immutabile.
Scorrerai su carta in cenere
Scorrerai disegnandoti.
Confondendoti mi richiamerai,
Fraintendendoti mi richiamerai.
L’assenza delle immagini
Nel sonno ti costringerà.
Svuoterai laghi in lacrime
Rivivrai disegnandoti.
Confondendoti mi richiamerai,
Fraintendendoti mi richiamerai.
L’assenza delle immagini
Nel sonno ti costringerà
12. Non sei qui
Siepi di vetro ti isolano
Solo e per sempre ovunque tu sia
non sei qui.
Le tue parole ora sibilano
Incosistenti e leggere al di
fuori di te.
Giostre rotanti ti circondano
Come fantasmi teatrali che non
vanno via.
Energie astrali ti attraversano
Cristallizzando la parte malata
di te.
Aghi di ghiaccio ti torturano
Solo e per sempre ovunque tu sia
non sei qui.
Cerchi concentrici illuminano
Visualizzando la parte nascosta
di te.
Muri di carta ti occupano
Come fantasmi celesti che non
vanno via.
Energie astrali ti attraversano
Cristallizzando la parte già
morta che hai.
13.
L’eremita
Eccomi a te, comprendimi
Se la mia mente sanguina.
La voce che hai mi porta con sé,
Mi curerà salvandomi.
La veste che ha nascosto di me
Il male del sonno è inutile
E il velo che tu mi trapasserai
Copre da sempre i limiti.
I limiti.
La mano che hai alzato per me
Segna la ruota karmica.
Ti rincontrerò al centro di me
E ti ascolterò per secoli.
Per secoli e secoli.
14. Tutto è
come
Tutto è come un armadio a doppio
fondo
Per i miei vestiti neri
Per nascondersi dentro.
Tu sei come una vasca di vetro
Trasparente come l’acqua
Solo io ti vedo.
Tutto è come un’ abitudine
perversa
Fresca come l’aria oltre una
finestra.
Tu sei come un’ abitudine
repressa
Come un treno che mi porta
lontano mentre resto qui.
Tutto è come un armadio a doppio
fondo
Per i miei vestiti neri
Per nascondersi dentro.
Tu sei come una vasca di vetro
Trasparente come l’acqua
Solo io ti vedo.
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