Sono
passati quasi 25 anni da quel “Biennale”, primo embrione della storia
musicale dei Kyrie, laddove la prima cosa che colpiva erano i colori
vivaci del booklet come ispirati dagli umori di certa arte pittoresca,
gli stessi che oggi ritrovo all'interno del libretto del nuovo “Forma E
Colore Delle Nascoste”. Così come allora, sin dal primo ascolto, i testi
riscoprono sensazioni che ritornano come quella sottile alchimia che,
da sempre, unisce musica e pittura in un'espressione fatta delle mille
sfumature dell'anima dei loro compositori. Il nome Kyrie è la creatura
della poliedrica anima poetica di Piero Sciortino (voce e chitarra),
così come accompagnato in questa nuova esposizione emozionale da Dario
Sangiorgi (basso), Roberto Vidé (tastiere) e Renato Bartinelli
(batteria). Tutto questo per un'ora di raffinata melodia dove suoni,
emozioni e testi si fondono tra di loro come i colori di una tela che
prende forma tramite la verve polistrumentista del suo autore. Stesso
autore che ci offre qui dieci tracce per un viaggio attraverso la storia
dei Kyrie, così come rivissuta sotto nuove luci ed arrangiamenti. Disco
che, vista la tremenda difficoltà nel farsi notare all'interno di un
attualità assordante ed inutile, esce naturalmente autoprodotto:
proposta che, con delicati arrangiamenti, unisce tra loro suoni, parole e
colori con perfetto equilibrio e buon gusto. Si inizia con le atmosfere
new-wave di “Con La Colpa”, brano con un testo che rimembra nebbie
interiori sulle quali aleggiano ombre kafkiane, onde proseguire con le
sonorità soffici e rallentate di una “Pomeriggio Di Pioggia” che invita
l'ascoltatore a riflessioni crepuscolari. Deciso il cambio atmosferico
per la successiva “Non Sei Qui”, con una sorta di raffinata rockwave dai
suoni energici, perfetta per celebrare con magico senso armonico un
connubio con un testo da brividi. A seguire quindi un'altra gemma
poetica, “Mia Madre Da Giovane”, brano che nel suo caleidoscopio
musicale racchiude quell'essenza emotiva che i Kyrie hanno saputo
profondere fin dagli esordi. “Da Lontano” è invece una specie di viaggio
strumentale fatto di velati passaggi dal sapore dissonante sul quale,
come in un gioco tra luci e ombre, scorre una rarefatta riflessione tra
mondi e distanze. La sesta traccia dell'album altro non è che una nuova
esposizione di “Biennale”, brano che segna il mio incontro con le
emozioni e i colori che questa band è riuscita a trasmettermi sin da
subito: mi pare fosse il 1996, o forse era oggi, o molto probabilmente
sarà quel domani in cui li rivedrò suonare dal vivo. La nuova
“Biennale”, come presentata in “Forma E Colore Delle Nascoste”, si è
rivestita di nuove tinte così da restare semplice con la sua originaria
magia senza tempo. Arriviamo quindi a “Riflessioni Di Un Malato”, altro
testo che, snonandosi tra sinuose sonorità waveggianti, scaturisce dal
profondo per spingerci a riflettere sul ruolo del malato come
imprigionato in una società di omologazioni imposte. Per l'abito dai
tratti brumosi che riveste le liriche di “Nessun Campanile” torna quindi
in azione un gioco di sonorità vagamente dissonanti a impregnare di
nostalgia il brano. Con “La Comparsa” si rifanno vive sonorità new-wave
corpose, assemblate con godibilissima armonia, ad accompagnare, ancora
una volta, un testo veramente bello e pieno di emozioni. Il lavoro si
chiude quindi con “Il Ritorno (L'Aeronauta Che Scende)”, brano che ci
riporta indietro nella storia dei Kyrie, qui riproposto in maniera
esemplare così da evidenziare nuovamente un passaggio poetico senza
tempo. L'aeronauta, questo simbolo di ricerca la cui discesa sulla Terra
è accompagnata da una stupenda veste melodica, va così a concludere un
lavoro notevole, in grado di restituirci la musica di una band
totalmente sottovalutata capace di offrire emozioni a quei pochi che
sino dagli anni novanta hanno saputo coglierle. Infine, una citazione al
merito per la scelta del gruppo milanese di avere racchiuso qui una
delle più belle riflessioni del grande Italo Calvino sul bordo
dell'ultima pagina del booklet e, quasi d'obbligo, un incitamento a
Piero nel continuare a discernere ciò che non è inferno nella realtà che
lo circonda accettandone dunque ogni conseguenza. Voto: 9/10
https://kyriemilano.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/kyrie.bandmilano/
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